Influenza A H1N1 (dati e grafici) – B-log(0)

Siamo arrivati al punto che tra poco i giornali prenderanno spunto dall’”Ombra dello Scorpione” di S.King per commentare i decessi dovuti all’influenza suina…
A dar retta ai TG ci sarebbe da scappare in un rifugio batteriologico, sperando che la peste non ci contagi!
Le parole del viceministro (che giustamente indica come la mortalità sia bassissima) sono considerate “opinioni” per tranquillizzare la gente, più o meno come quelle di Topo Gigio negli intermezzi pubblicitari.

(tra l’altro, non so voi, ma per quanto riguarda la salute di Topo Gigio io sto decisamente tifando per il virus)

Comunque… visto che a fine agosto avevo scritto un post sull’argomento influenza A, facciamo un’aggiornamento con qualche grafico ufficiale e un po’ di informazioni (in)utili.

Prima, un po’ di cattive notizie:

1) ad oggi, chi in Italia ha contratto l’influenza, al 99,9% ha contratto il virus H1N1 (la stagionale è ancora assopita e colpirà come ogni anno a partire dalle prossime settimane)

2) il numero di influenzati in Italia è scoppiato a valori altissimi (rispetto ai numeri abituali in questo periodo) nelle ultime 2-3 settimane, vedi sottostante grafo dell’ECDC

La linea rossa ben marcata indica il numeri di malati di influenza A in questa settimana (la 43° dell’anno) in confronto al numero di influenzati dell’anno scorso nello stesso periodo

3) Il virus H1N1 è contagiosissimo perchè nuovo e diverso dalle normali influenze. Infatti il numero di malati è in continua crescita e sarà certamente superiore a quello a cui siamo abituati (senza contare che tra qualche settimana si verranno ad aggiungere i malati della normale influenza):

Percentuale di visite mediche dovute all’influenza rispetto al totale delle visite (negli USA). Notare i picchi invernali del 2006, 2007, 2008 e l’attuale picco autunnale. Ovvio che la paura del virus H1N1 porta la gente a contattare il medico molto più spesso del solito, quindi leggete i dati come se fossero un po’ gonfiati…

I bambini e in genere le persone under 45 sono le più vulnerabili (gli ultracinquantenni hanno già vissuto un’influenza simile da giovani e sono parzialmente protetti).

Ora passiamo alle buone notizie:

1) La mortalità del virus H1N1 è inferiore a quella della normale influenza. I media lo dicono senza spiegarlo, ma la normale influenza stagionale provoca 7-8 mila morti in Italia ogni anno! E’ chiaro che si parla di persone con non perfette condizioni di salute a cui si va a sommare l’influenza che viene poi considerata come causa del decesso.
Altra categoria a rischio sono le persone sane ma con problemi respiratori. In certi casi l’unione con altre malattie (polmonite) causa complicazioni tali da portare alla morte anche persone precedentemente considerate sane (questo sia con l’H1N1 che con le normali influenze). Sui primi 12 morti in Italia, solo 1 è stato causato da una polmonite causata e peggiorata dal virus H1N1, gli altri 11 avevano già precarie condizioni di salute.

Quindi è OVVIO che ci saranno molti morti per questa influenza, forse anche più di 1000 solo in Italia (per esempio nel sud del mondo, che sta uscendo ora dall’inverno, il Brasile ha avuto 2000 morti, l’Argentina oltre 500), ma quando la televisione non ci fa il conto giorno per giorno non ce ne frega nulla, mentre se ci dice nome, cognome, età, lavoro di tutti i singoli decessi di H1N1 allora ci sembra un’epidemia irrefrenabile e distruttiva, secondo il sempre verde motto “se muoiono in 10 è una tragedia, se muoiono in 1000 è statistica”.

2) Nonostante i media non parlino d’altro, i bambini non vengono uccisi dal virus H1N1, pur essendo i più colpiti dalla malattia gli under 17 sono coloro che guariscono prima e da quel momento in poi sviluppano una forma di resistenza ad eventuali mutazioni del virus nei prossimi mesi/anni. Per capire vediamo il numero di morti per H1N1 nel mondo:

Percentuali di decessi “a causa” dell’influenza A, suddivisa per età

Nonostante si ammalino molto meno, gli ultra 50enni sono più a rischio dei giovani, cosa per altro ovvia, ma sovvertita dai giornali che parlano di “malattia dei bambini” e cazzate simili

3) la maggior parte delle persone si riprende dall’infezione senza avere bisogno di essere ricoverata o di ricevere cure mediche, come o anche meglio delle normali influenze.

Il vero pericolo è il collasso del sistema sanitario dovuto alla somma dei malati di influenza stagionale più i malati di influenza A, cosa che potrebbe superare i livelli di guardia già a novembre con picchi attorno a dicembre-gennaio. Senza contare i problemi alle scuole e alle industrie, già provate dalla crisi economica in corso.
Con l’aiuto dei mass media il pericolo numero 2 al momento è causato dal terrore che una buona fetta della popolazione sta provando credendosi di fronte ad un virus assassino stile peste o malaria, quindi gran parte degli sforzi dovrebbero andare nel far capire che questa è solo un’influenza molto contagiosa e poco pericolosa, a cui bisogna reagire come alla solita influenza: stando a letto un paio di giorni se abbiamo la febbre.
Ad esempio il losco personaggio che abbiamo al governo se ha un pregio è quello di convincere e rassicurare vecchiette e massaie, sarebbe il caso si facesse sentire, adesso che servirebbe. Ma a pensar male un po’ di panico nella popolazione potrebbe essere utile per far dimenticare i piccoli problemini che avvolgono la sua persona e il suo governo… ma noi non pensiamo male, vero?

Comunque, dato che entro i prossimi 2 anni nel mondo si ammaleranno di H1N1 circa 2 miliardi di persone (stime OMS)… mettiamoci il cuore in pace e prepariamo il termometro!