Influenza A H1N1: un po’ di chiarezza – B-log(0) :B-log(0)

Per la prima volta dopo 41 anni l’Oms (Organizzazione Mondiale Sanità) porta a 6 il livello di allarme (il massimo possibile), la pandemia è sparsa su tutto il mondo e i morti riscontrati sono già almeno 3408 (fonti OMS aggiornata a fine agosto e CDC Europa aggiornata al 9 settembre).

I giornali alternano grande ottimismo (

oggi ad esempio

) ad articoli terroristici che riportano al 1918 (i 50 milioni di morti della “spagnola”), la televisione fa di tutto pur di non informare… creando solo un enorme scompiglio.

Per fortuna c’è Internet da cui, stando attenti ad evitare i cialtroni, si possono trovare informazioni ufficiali da enti, ricercatori o riviste specializzate che sanno di cosa parlano, ne ho fatto una sintesi in questo articolo:

Di che cosa stiamo parlando?

Il virus A(H1N1) è un nuovo sottotipo del classico virus influenzale che colpisce gli umani, è composto da segmenti di geni provenienti dai maiali,  dagli uccelli e da vari virus influenzali in una combinazione mai osservata prima.

Il nome H1N1 deriva dagli antigeni superficiali principali che lo compongono, l’Emagglutinina (H) e la Neuroaminidasi (N),  delle proteine che provocano una risposta immunitaria nel nostro organismo. Esistono 16 tipologie di H e 9 di N, questa variante contiene le versioni H1 ed N1. Dall’immagine sotto (

rubata dal questo articolo di Nature

) si può vedere la particolarissima evoluzione di questo virus, un mix di 4 diverse sorgenti:

La creazione dell’influenza A H1N1 a partire da virus umani e animali

1) L’influenza A (H1N1) è un virus scorrelato alle influenze stagionali che ogni anno affrontiamo durante l’inverno. Pur nella diversità, questo virus si propaga molto rapidamente e in modo simile alle normali influenze ed ha simili sintomi (febbre, tosse, mal di testa…).

Se però le influenze stagionali hanno una propagazione limitata a causa della resistenza che il nostro corpo ha verso questi virus, l’H1N1 è una variante a cui la maggioranza non ha difese, e quindi è molto probabile che il numero di malati sarà piuttosto elevato.

2) La maggior parte delle persone che contraggono il virus avranno una lieve malattia e recupereranno senza assistenza medica… nei casi più seri finora riscontrati più della metà dei malati avevano un debole sistema immunitario o precedenti precarie condizioni  di salute.

L’OMS addirittura consiglia di non chiamare dottori se la febbre dura meno di 3 giorni senza forti dolori.

3) ogni anno

la normale influenza causa tra i 250mila e i 500mila morti

nel mondo (

OMS

Questo è il punto fondamentale: infatti allo stato attuale il virus H1N1 non fa assolutamente paura, si diffonde rapidamente ma senza mutazioni improvvise ha un tasso di mortalità comparabile (secondo alcuni anche inferiore) a quello della normale influenza!
Proprio perchè l’unico vero rischio è rappresentato dalla possibilità di mutazioni, è stata avviata in tutto il mondo un’opera di monitoraggio costante del virus, che fin ora è rimasto debole e poco pericoloso.

Il pericolo che questa influenza potesse avere un tasso di mortalità elevato, dedotto dal numero dalle vittime dei primi focolai in Messico, è una distorsione derivante dal fatto che i casi riconosciuti sono stati solo quelli clinicamente rilevanti che, a loro volta, sono un numero limitato rispetto al numero degli infettati (cito

paginemediche.it

4) a complicare le cose, ci si metterà la solita influenza stagionale, che arriverà puntualmente come ogni anno e co-circolerà con il virus A H1N1. Quindi ci sarà una doppia vaccinazione e il probabile terrore di mezza popolazione influenzata da non si sa di quale dei due tipi di influenza…

E qui è bene soffermarsi, perchè possiamo capire qual è

il vero motivo di questa enorme agitazione mondiale

: i miliardi di dollari (

10 miliardi dice Repubblica

) che andrà ad incassare la lobby farmaceutica dalla produzione di un doppio vaccino che verrà forzatamente fornito a gran parte della popolazione mondiale.

Alla faccia della crisi, i soldi già spesi dagli Stati per sovvenzionare lo sviluppo a tempo record del vaccino e il denaro pronto ad essere usato per acquistarne migliaia di flaconi una volta “accertato” il suo funzionamento stanno raggiungendo livelli da capogiro. E come se non bastasse, in caso di mutazione improvvisa del virus in una versione realmente pericolosa, è quasi impossibile che questi vaccini abbiano l’effetto sperato.

Un soggetto in buone condizioni generali, che non soffre di malattie croniche, in seguito all’infezione contrae una malattia sostanzialmente benigna, che guarisce in poco tempo e che lascia una solida immunità verso quel ceppo virale. Ben diverso è invece il potenziale patologico che l’influenza può avere se il soggetto è anziano, cardiopatico, diabetico o ha altre malattie o è immunodepresso. In questi casi la malattia sarà più grave ed è dunque preferibile prevenirla con un vaccino (ma questo in ogni caso, anche per le influenze stagionali).

Quest’inverno con grande probabilità ci troveremo di fronte ad un numero di malati sensibilmente superiore al normale, perchè oltre all’influenza stagionale ci saranno i malati di H1N1, che potrebbe avere una diffusione superiore. Questo sovrapporsi di malattie ad alta contagiosità probabilmente porterà problemi economici piuttosto pesanti, problemi che rappresentano l’unico vero rischio che corriamo al momento (come dice anche il FMI).

Niente psicosi collettiva, quindi: