MadBid.com: il trucco dietro alle “aste” online – B-log(0) :B-log(0)
Aggiornamento gennaio 2016: il sito di madbid Italia risulta momentaneamente sospeso… che sia la volta buona che l’hanno fatto chiudere? Vi terremo aggiornati…
Avete mai sentito parlare di MadBid.com?
È un sito molto famoso in Inghilterra che purtroppo sta guadagnando fortissimi consensi anche in Italia grazie alle molte pubblicità ingannevoli con cui stanno inondando i giornali, radio e TV locali ma anche nazionali (anche Repubblica!!)
Un esempio? “Fino al 98% di risparmio sul prezzo reale!”:
Restando in bilico sulla linea che divide legalità ed illegalità i gestori di questo sito sono riusciti a creare una macchina da soldi eccezionale, guadagnando milioni di euro alle spalle di tanti giocatori abbagliati dalla semplicità del gioco e dalla speranza di facili vincite (160 € una Fiat 500?).
Come funziona? È presto spiegato:
Ogni oggetto in palio ha un prezzo iniziale di zero €. Iniziata l’asta, ogni persona che effettua un rilancio può alzare il prezzo solo di un centesimo (esempio: dopo 40 rilanci il prezzo dell’oggetto sarà salito a 40 centesimi, non uno in più, non uno meno), pagando però alcuni crediti per farlo (e qui ci sta il trucco, ma ne parliamo dopo).
Ogni volta che qualcuno rilancia sul prezzo corrente, parte un conto alla rovescia di alcuni secondi (variabile tra i 7 secondi e i 2 minuti)… se al termine del conto alla rovescia nessuno ha rilanciato, l’ultimo concorrente dell’asta si aggiudica l’oggetto al prezzo attuale, generalmente molto più basso del suo prezzo reale.
Assolutamente no. Per vari motivi:
1) i partecipanti a queste aste sono MOLTISSIMI, e tanti sono pronti a rilanciare continuamente, presi dall’euforia o dalla rabbia di aver speso un sacco di soldi per nulla;
2) esiste una modalità di “rilancio automatico”, grazie alla quale un giocatore può spegnere il PC facendo in modo che MadBid alzi automaticamente la posta negli ultimi 10 secondi di ogni asta;
3) dopo pochissimi rilanci ci si accorge che si sta spendendo un mare di soldi, quindi se va bene ci si ferma, se va male si cade nella trappola del gioco d’azzardo peggio che con le slot dei bar.
Andiamo quindi a vedere i prezzi di questo “gioco”:
Il prezzo di un credito oscilla quindi tra i 10 e i 12 centesimi l’uno… peccato che per rilanciare ne servano sempre 4, 6… a volte 8!
Quindi ogni rilancio alle varie aste costa in realtà tra i 30 e i 90 centesimi… non poco visto che per vincere qualcosa bisogna lottare a suon di rilanci con centinaia (migliaia?) di utenti online e anche offline (molti dei quali con autorilancio già preimpostato)…
Con questi prezzi, solo una cosa è chiara: i gestori di MadBid fanno un sacco di soldi.
Prendiamo un esempio:
1478 € per una Mini (costo reale 17k €), niente male direi!
Vediamo però quanto hanno speso i partecipanti all’”asta” (calcolo fatto con le regole del 2012, potrebbero cambiare):
Ad ogni rilancio il prezzo sale di un cent, quindi in questa asta ci sono stati 147.894 rilanci. Ogni rilancio nelle aste più importanti costa 6 gettoni. Ogni gettone costa MINIMO 10 centesimi. Quindi i soldi spesi dai partecipanti sono stati ben 147894 x 6 x 0,1€ = 88736,4 €
A questa cifra bisogna sommare IVA, spese di spedizione e il prezzo finale… il totale dei ricavi di MadBid alla fine ammonta quind ad OLTRE 90 MILA EURO. Niente male per essere un premio da meno di 20mila euro eh?
Per capire meglio il trucco, immaginiamo 3 giocatori che si credono furbi e decidono di “investire” 1000 € in gettoni, iniziando a puntare all’asta dopo che è arrivata a 1200 € e quindi si avvicina al termine (e il tempo del conto alla rovescia inizia a velocizzarsi).
Se i 3 giocatori vogliono vincere devono continuamente rilanciare per evitare che uno degli altri si porti a casa il premio finale… un po’ alla volta dovranno perciò usare tutti i loro 10000 crediti (che permettono di fare 1666 rilanci a testa). Alla fine di questa serie di furiosi rilanci (e 1000 euro persi da ognuno dei nostri 3 fenomeni) l’asta sarà passata dai 1200€ iniziali a 1250€!! SOLO 50 euro in più nell’asta equivalgono a 3000 euro buttati dai partecipanti!
Ne vale la pena?
Non basta, spulciando le regole del gioco (che dobbiamo accettare in fase di iscrizione) cosa troviamo?
MadBid si reserva di aggiungere, riprogrammare o eliminare i prodotti dal sito web MadBid.com in qualsiasi momento senza preavviso, comprese le aste che sono già in corso.
MadBid può eliminare delle aste in corso dopo che le persone hanno già iniziato le puntate???
Un’altra chicca del contratto:
Nel caso in cui l’asta si chiuda prematuramente o irregolarmente, MadBid si riserva il diritto di revocare l’offerta di acquistare l’oggetto.
Ah, fantastico… se l’asta è troppo breve MadBid può revocare l’oggetto? Quindi il banco non perde proprio ma proprio mai, per contratto!!! Mi sembra proprio molto onesto, complimenti!
Segnalo inoltre il non simpatico obbligo di indicare il proprio numero di cellulare all’iscrizione…
Volete un’altra prova della pericolosità di questi siti di aste online?
Beh, sappiate che nel 2008 la polizia tributaria ha bloccato decine di siti di “aste al ribasso”, tra cui anche il sito di MadBid, che però poco dopo è stato rimesso online… perchè? Perchè nonostante tutto MadBid non è un’asta al ribasso (che sono palesemente dei giochi d’azzardo) ma è più un’asta “al minimo rialzo” che riesce a mantenersi in bilico tra il gioco d’azzardo puro e la legalissima asta, evitando quindi la chiusura (difatti in Italia sono vietate le scommesse e il gioco d’azzardo non legalizzato, ma NON le aste!).
Pensate che MadBid ha la coda talmente di paglia che cercando su google “MadBid scam” (“truffa madbid” in inglese) si trovano decine di link al sito madbidscam.net e madbid-scam.com che pubblicizzano MadBid e spingono il visitatore a giocare con sconti e consigli di gioco assurdi. Pazzesco!
Madbid insomma non è assolutamente un’opportunità di risparmio per i partecipanti all’asta, solo pochissimi fortunati riescono a vincere qualcosa mentre il sito incassa enormi ricavi “ingannando” i partecipanti (legalmente, ahinoi) con pubblicità ingannevoli e modalità di gioco d’azzardo incontrollata. Le classiche tasse dei giochi d’azzardo nostrani non si applicano con MadBid, che si intasca tutto come se realizzasse delle vere aste… quindi non possiamo nemmeno rallegrarci che gli allocchi giocatori d’azzardo ci ripagano il debito pubblico 🙂
In conclusione: state lontani da MadBid!
Anzi, meglio ancora, propagate la voce di questo sito che proclama facili guadagni mentre si prende centinaia di euro ai partecipanti alle aste incitandoli a rilanciare senza sosta!
UPDATE1: ho scritto un nuovo post aggiornato con informazioni in più sull’autopuntata e l’autoricarica (uno schifo): State lontani da madbid.com
UPDATE2: ho aperto una pagina facebook “Le aste al centesimo online sono una truffa“, mettete mi piace e condividete, facciamoci sentire!
UPDATE3: c’è stata un’interrogazione parlamentare contro Madbid!!! Ci sono buone probabilità che il sito in Italia venga oscurato, maggiori notizie in questo articolo
UPDATE4: madbid.com mi ha contattato sia su facebook che via email, chiedendo di rimuovere il loro logo e nome da queste pagine. Per ora modifico il nome della pagina facebook, parlare di “truffa” è rischioso, si rischia di finire dalla parte del torto (a madbid sono bravi a stare nella legalità sfruttando delle lacune nella nostra legislazione)
UPDATE5: finalmente AGCOM ha multato per 300mila euro madbid.com per “pratica commerciale scorretta”.
Clicca qua per leggere il documento AGCOM, si parla esplicitamente di “ingannevolezza delle informazioni diffuse”.
Clicca qua per un articolo sull’argomento (Wired)
UPDATE6: Volete farvi rimborsare? Moltissimi ci sono riusciti, ecco come:
Scrivete una mail a [email protected]… CONTRORDINE, hanno cancellato il loro indirizzo email, probabilmente hanno ricevuto troppe richieste. Ora dovete entrare in madbid e “aprire un ticket” da questa pagina: https://it.support.madbid.com/support/tickets/new.
(a volte è richiesto registrarsi di nuovo… fanno di tutto per ostacolare la richiesta)
Selezionate “RIMBORSO” e copia-incollate questo testo modificando le parti xxxx e quelle in grassetto:
“Spett. Madbid, io sottoscritto NOME COGNOME,
username: xxxxxxxxxxxxxxx
e-mail: [email protected]
cell. xxx xxxxxxx
avvalendomi della Direttiva 2011/83/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, sui diritti dei consumatori, e del Codice dei diritti online vigenti nell’UE,
SEZIONE II
“Diritti e principi applicabili all’acquisto di prodotti o servizi online.”
Capitolo 10 – “Recesso da un contratto”
che così recita:
“Nell’UE i consumatori hanno almeno sette giorni per cambiare idea circa i prodotti o i servizi che hanno ordinato online da un fornitore.
Per i prodotti, il periodo di recesso inizia a partire dalla data della consegna, per i servizi in genere a partire dalla data in cui è stato piazzato l’ordine online. Pertanto, i consumatori possono recedere dal contratto, senza penali, e senza dare spiegazioni.
Il rimborso delle somme pagate deve essere effettuato appena possibile e comunque entro 30 giorni. Le uniche spese eventualmente a carico del consumatore in questo caso sono le spese dirette di spedizione dei beni al mittente.
Nel caso dell’acquisto di servizi finanziari online i consumatori possono recedere
dal contratto entro 14 giorni senza penali e senza dare spiegazioni.”
Intendo recedere dal contratto stipulato con decorrenza immediata.
Esigo pertanto la tempestiva restituzione dell’importo residuo corrispondente ai crediti non usati, o comunque dell’importo da me inizialmente speso: SCRIVERE L’IMPORTO
senza applicazione di penali o spese di alcun genere da parte Vostra.
Vi prego di accreditare tale importo sul mio conto PAYPAL,
intestato a: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
e-mail: [email protected]
cell: xxx xxxxxxx”
Alcuni hanno ottenuto il rimborso TOTALE, altri solo parziale… siate educati alla prima richiesta, più incazzati alla seconda, se non vi rispondono o vi promettono solo rimborsi parziali.
Vi consiglio eventualmente di chiamare in causa Altroconsumo, che coi suoi avvocati può sicuramente creare un caso mediatico molto rischioso per Madbid.
(esempio: dopo 40 rilanci il prezzo dell’oggetto sarà salito a 40 centesimi, non uno in più, non uno meno)