La Divina Tragedia: atto quarto (Numeri) – B-log(0) :B-log(0)
C’era una volta una saga di 39 libri, scritti in tre diverse lingue e da decine di autori nell’arco di 1500 anni, sotto la supervisione e l’ispirazione di un editore e sceneggiatore di grandissimo spessore tecnico e morale. |
Parte 1: Genesi
Parte 2: Esodo
Parte 3: Levitico
Parte 5: Deuteronomio
Qual periodo migliore di quello post-natalizio per proseguire con la quarta parte della lettura delle sciocchezze bibliche del Antico Testamento?
[fbshare]Quest’oggi si parla dei “Numeri”, un libro che racconta la storia degli ebrei durante la permanenza nel deserto del Sinai, vagabondando con Mosè. Dopo aver letto il precedente “Levitico” sembrerebbe impossibile cadere ancora più in basso ma, come vedremo, le sciocchezze e crudeltà sono ovunque anche in questo testo, in cui i morti uccisi senza pietà per mano di Dio sono innumerevoli (addirittura 14700 in un colpo al capitolo 16).
Nei “Numeri” si trova un’assolutamente iracondo e prepotente Mosè, che non si ferma davanti a nulla pur di mantenere il potere personale (aiutato da un Dio senza scrupoli) e portare gli israeliti nella terra promessa.
Bando alle ciance, partiamo subito (aiutandoci con le splendide raffigurazioni di “The Brick Testament“):
Nadab e Abiu morirono davanti al Signore quando gli offrirono fuoco profano, nel deserto del Sinai.
(morale: occhio a giocare con il fuoco, Dio se la prende parecchio)
Poi il Signore disse a Mosè: «Ordina ai figli d’Israele che mandino fuori dall’accampamento ogni lebbroso e chiunque ha la gonorrea o è impuro per il contatto con un morto. Maschi o femmine che siano, li manderete fuori; li manderete fuori dall’accampamento perché non contaminino l’accampamento in mezzo al quale io abito»
(morale: che i malati muoiano soli e abbandonati. Parola del Signore)
Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ai figli d’Israele e di’ loro: “[…] qualora lo spirito di gelosia s’impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata, oppure lo spirito di gelosia s’impossessi di lui e questi diventi geloso della moglie che di fatto non si è contaminata, quell’uomo condurrà la moglie dal sacerdote, […]. Il sacerdote farà avvicinare la donna, e la farà stare in piedi davanti al Signore. Poi il sacerdote prenderà dell’acqua santa in un vaso di terra; prenderà pure della polvere che è sul suolo del tabernacolo, e la metterà nell’acqua. […]
Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: ‘Se nessun uomo si è unito a te, e se non ti sei sviata contaminandoti con un uomo, invece di tuo marito, quest’acqua amara che porta maledizione, non ti farà danno! Ma se ti sei sviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata, se un altro che non è tuo marito ti ha fecondata’, allora il sacerdote farà giurare la donna con un giuramento di maledizione e le dirà: ‘Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di esecrazione in mezzo al tuo popolo, facendoti dimagrire i fianchi e gonfiare il ventre; quest’acqua che porta maledizione, ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e dimagrire i fianchi!’ E la donna dirà: ‘Amen! Amen!’ Poi il sacerdote scriverà queste maledizioni in un rotolo e le farà sciogliere nell’acqua amara. Farà bere alla donna quell’acqua amara che porta maledizione, e l’acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza.
(morale: se il marito è geloso son casini, il prete ti farà bere acqua e polvere maledicendoti… se sei uomo chissenefrega, fai quello che ti pare)
Or il popolo cominciò a mormorare in modo irriverente alle orecchie del SIGNORE. Come il SIGNORE li udì, la sua ira si accese, il fuoco del SIGNORE divampò in mezzo a loro e divorò l’estremità dell’accampamento.
(morale: MAI mormorare alle spalle del Signore, soprattutto se in un accampamento senza estintore)
Un vento si levò, per ordine del SIGNORE, e portò delle quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso l’accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall’altro intorno all’accampamento, e a un’altezza di circa due cubiti (1 metro) sulla superficie del suolo. […] Avevano ancora la carne tra i denti e non l’avevano neppure masticata, quando l’ira del SIGNORE si accese contro il popolo e il SIGNORE colpì il popolo con un gravissimo flagello.
(morale: povere quaglie, sparse su di un raggio di circa 20 km per un altezza di 1 metro! Ok che gli ebrei avevano fame, ma a questo Signore manca il senso della misura! E poi perchè colpire il popolo con un flagello?)
Mentre i figli d’Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. Quelli che lo avevano trovato a raccoglier legna lo portarono da Mosè, da Aaronne e davanti a tutta la comunità. Lo misero in prigione, perché non era ancora stato stabilito che cosa gli si dovesse fare. Il SIGNORE disse a Mosè: «Quell’uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori del campo». Tutta la comunità lo condusse fuori dal campo e lo lapidò; e quello morì, secondo l’ordine che il SIGNORE aveva dato a Mosè.
(morale: “non uccidere” dice lui… ma se uno si macchia del vergognoso peccato di raccogliere legna il sabbath allora si può fare??)
[…] insorsero contro Mosè con duecentocinquanta Israeliti autorevoli nella comunità, membri del consiglio, uomini rinomati; e, radunatisi contro Mosè e contro Aaronne, dissero loro: «Basta! Tutta la comunità, tutti, dal primo all’ultimo, sono santi, e il SIGNORE è in mezzo a loro; perché dunque vi mettete al di sopra dell’assemblea del SIGNORE?» […] I morti a causa del flagello furono quattordicimilasettecento, oltre a quelli che morirono per il fatto di Core.
(morale: 14700 morti uccisi da Dio perchè si sono lamentati con Mosè. Altro che 11 settembre!)
Il SIGNORE ascoltò la voce d’Israele e gli diede nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e a quel luogo fu messo il nome di Corma.
Poi gli Israeliti partirono dal monte Or, andarono verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; durante il viaggio il popolo si perse d’animo. Il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, e disse: «Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua, e siamo nauseati di questo cibo tanto leggero». Allora il SIGNORE mandò tra il popolo dei serpenti velenosi i quali mordevano la gente, e gran numero d’Israeliti morirono.
(morale: ma questi israeliti non l’hanno ancora capito che devono evitare di fare domande?)
Or Israele era stanziato a Sittim e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. […] Israele si unì a Baal-Peor e l’ira del SIGNORE si accese contro Israele. Il SIGNORE disse a Mosè: «Prendi tutti i capi del popolo e falli impiccare davanti al SIGNORE, alla luce del sole, affinché l’ardente ira del SIGNORE sia allontanata da Israele». […]
Pincas […] si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia, seguì quell’uomo di Israele nella tenda e li trafisse tutti e due, l’uomo di Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra i figli d’Israele. Di quel flagello morirono ventiquattromila persone.
(morale: 24mila morti per causa di Dio. Che si ferma solo grazie al magnanimo Pincas che uccide una coppia con una lancia. Bel libro, complimenti!)
Il Signore disse a Mosè: «Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati». Mosè disse al popolo: «Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian. […] Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè […]
Mosè disse loro: «Avete lasciato in vita tutte le femmine? Proprio loro, per suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l’infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello nella comunità del Signore. Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.
(morale: Mosè, che è Santo per la Chiesa, è una merda d’uomo: mi sembra giusto chiarirlo)
Il SIGNORE parlò a Mosè nelle pianure di Moab, presso il Giordano di fronte a Gerico, e disse: «Parla ai figli d’Israele e dì loro: “Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, scaccerete d’innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro luoghi sacri. Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io ve l’ho dato affinché lo possediate. […] Ma se non scacciate d’innanzi a voi gli abitanti del paese, quelli di loro che vi avrete lasciato saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi faranno tribolare nel paese che abiterete. E avverrà che io tratterò voi come mi ero proposto di trattar loro”».
(morale: ecco qua dove la Bibbia/Torah ordina agli ebrei di cacciare dalla Palestina/Canaan tutti gli abitanti originari per prenderne possesso illegalmente. Vi ricorda qualcosa?)
Parte 1: la Genesi
Parte 2: l’Esodo
Parte 3: Levitico
Parte 5: Deuteronomio
“Queste sono solo metafore”, direte voi… ah sì? E chi decide cos’è una metafora e cosa non lo è? Dipende da come ci si sveglia al mattino? E comunque che razza di metafore sarebbero queste? Che insegnamenti traiamo dal decidere di uccidere donne e bambini, sterminare interi popoli ed applicare la pena di morte? Non sarebbe ora di prendere l’Antico Testamento per quello che è, un libro antico che propone un Dio vendicativo, crudele, iroso e di cui avere paura, una visione religiosa inaccettabile per una qualsiasi società appena un po’ più evoluta di quella retrograda di oltre 2000 anni fa? |
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