Letture di fine estate: la Guida Galattica! – B-log(0) :B-log(0)

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo.
A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro–verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.

Incipit della “Guida Galattica per Autostoppisti”

Ora che l’estate sta finendo si dovrebbe tornare a leggere qualcosa di più impegnativo rispetto ai tranquilli romanzi estivi da relax sulla spiaggia.
Però ripartire con Tolstoj potrebbe sembrare eccessivo, quindi vi suggerisco una fantastica trilogia in cinque libri (sic!) di Douglas Adams, un insieme di libri che ha fatto la storia nel suo genere (quello della fantascienza umoristica), pur rimanendo parecchio di nicchia tra i non appassionati (male!).

Questo genere ha conquistato fin da subito i fan della fantascienza “standard” ma ha un buon riscontro anche tra tutti coloro che vogliono semplicemente farsi due risate con Adams, un genio della comicità “british” ma anche un precursore dei tempi: la Guida Galattica somiglia straordinariamente all’idea di Wikipedia, un’enciclopedia realizzata in condivisione tra tante persone che mettono le loro conoscenze ed esperienze al servizio degli altri.

Non siete ancora convinti?

Nessun problema, online ci sono i PDF di tutti e 5 i libri, potete darci un’occhiata!
Clicca qua per scaricare la “Guida Galattica” (tutti gli altri li potete trovare su questo sito)

Per chi fosse già fan della trilogia, eccovi un bel wallpaper con Marvin e la famosa scritta “Don’t Panic!”:

Non lasciatevi prendere dal panico!

Il succo della storia fin qui.
Al principio fu creato l’Universo. Questo fatto ha sconcertato non poche persone ed è stato considerato dai più come una cattiva mossa.
Numerose razze sono convinte che l’universo sia stato creato da una specie di dio.
Gli Jatravartid di Viltvodle VI credono invece che il cosmo sia nato da uno starnuto di un essere chiamato il Grande Ciaparche Verde.
Gli Jatravartid, che vivono nel costante timore del giorno in cui ci sarà l’Avvento del Grande Fazzoletto da Naso Bianco, sono piccole creature azzurre fornite ciascuna di cinquanta braccia, ragion per cui sono stati gli unici, nella storia delle razze intelligenti, ad avere inventato il deodorante per le ascelle prima della ruota.

Incipit di “Ristorante al termine dell’Universo”, secondo libro

Spero di avervi convinto, buona lettura!