Internet e Maroni: incontri ravvicinati del 3° tipo – B-log(0) :B-log(0)
Usando il momento di choc post-aggressione a Berlusconi il governo sta (di nuovo!) cercando di limitare la libertà su Internet, mescolando una totale ignoranza della materia ad una volontà illiberale intrinseca a gran parte dell’attuale maggioranza.
Proliferano i servizi di tutti i telegiornali contro Indymedia, i blog e Facebook con i suoi gruppi pro- o anti-Tartaglia, le classiche trasmissioni di gossip pomeridiane sconvolgono le casalinghe con la folle equivalenza Internet = Violenza, pure Matrix e Porta a Porta non vedevano l’ora di attaccare le varie fonti di informazione online, molto più libere rispetto alle loro terribili trasmissioni teatrino.
Nonostante gli ormai tanti anni passati dall’esplosione del web è incredibile che non si sia ancora compresa la sua essenza, sembra banale ma bisognerà che qualcuno spieghi a questa gente che Internet siamo noi, Internet è uno specchio della società e ne contiene il meglio e il peggio! Il vero cambiamento portato dal web riguarda le modalità di comunicazione, non certo il loro contenuto! Questo significa che tutto ciò che prima avveniva “offline” tra piccoli gruppi in piazza ora avviene allo stesso modo ma “online”, condiviso con migliaia di sconosciuti. Internet è uno strumento, e come il coltello può essere usato per tagliare la carne o per uccidere una persona, Internet può essere usato come fonte di informazione libera o come base per organizzare un attentato, ma si è mai visto qualche governo vietare i coltelli o limitarne l’affilamento “perchè potenzialmente pericoloso”? Ovviamente no, perchè lo renderebbe inutile. Lo stesso deve valere per Internet!
Possibile che non si capisca che un gruppo come “Uccidiamo Mourinho” sia l’esatto equivalente delle parole di odio dette così per dire che si sono sempre sentite tra amici in un bar? I 10 mila iscritti a “Uccidiamo Virgola” (quello delle suonerie) secondo voi sono dei facinorosi o delle normalissime persone che scherzano contro l’odiatissima musichetta delle pubblicità?
Allo stesso modo, gli oltre 100mila fan di “Massimo Tartaglia” (pagina comunque cancellata da Facebook dopo 2 giorni) non sono certo dei pericolosi criminali da perseguire penalmente o da inserire in un database di “potenziali attentatori”, ma sono persone che ironicamente si uniscono per dire al mondo quanto sono incazzati con Berlusconi, talmente incazzati da arrivare ad essere felici di un’aggressione di questo tipo, che comunque mai e poi mai imiterebbero.
Sbagliano? Probabilmente sì! Sono dei pericolosi terroristi? Assolutamente no!
Ma soprattutto, la presenza di un’Internet parzialmente controllata o renderebbe davvero migliore la società?
Questi 100mila sarebbero comunque stati “fan” di Tartaglia e avrebbero comunque parlato tra loro “offline” nei vecchi bar o in piazza come si è sempre fatto… e ovviamente nessuno si sogna di dar del terrorista al vecchietto che insulta a morte l’arbitro che non concede un rigore, non si capisce perchè invece bisognerebbe mandare la polizia a casa del ragazzino che lo scrive su Internet!
Voler chiudere gli spazi di discussione dove si compia il reato di “istigazione a delinquere” è pericolosissimo, chi stabilisce cos’è l’istigazione e cosa una normale libertà di espressione o una battuta ironica mal riuscita? Il governo? I magistrati?
Bisogna avere più rispetto per la libertà di parola.
p.s. articolo su Internet scritto da Leonardo, da leggere