Suonerie telefoniche: altri 3 milioni di buoni motivi per odiarle :B-log(0)
Se pensate che le suonerie siano roba da bambocci deficienti, ricredetevi.
Quello dei loghi e delle suonerie in Italia costituisce un business davvero straordinario, dato che muove ogni anno un giro d’affari di quasi 3 milioni di euro (vedi immagine, il valore Master Ringtones più Ringback Tunes).
3 milioni di euro????
Sì, a quanto pare quelle stupidissime pubblicità in televisione e su decine di giornaletti per adolescenti riescono a spillare dalle tasche degli italiani un mare di soldi, quasi tutti con trucchetti sporchi legittimati da alcune righe in minuscolo che specificano le “clausole nascoste” a cui sottostare una volta richiesta la suoneria.
“Inviate un SMS al numero XXXX e riceverai GRATIS questa splendida suoneria!!”
Peccato che nessuno vi dica con chiarezza che, mandando quell’sms, non comprate una singola suoneria, ma sottoscrivete un abbonamento a un servizio sconosciuto che vi sottrae soldi con regolarità per settimane. Peccato anche che i soldi per una suoneria (o meglio, per l’abbonamento) ve li sfilino ancor prima che l’abbiate effettivamente scaricata e che in pochi vi chiedano (prima di spillarvi i soldi) di verificare che il vostro cellulare sia davvero abilitato e configurato per ricevere quella suoneria. Peccato poi che, oltre ai costi del servizio, non sempre vi si dica che dovete aggiungere anche quelli di un collegamento wap (senza il quale è impossibile il download della suoneria). Peccato infine che, di preciso, difficilmente saprete quanto, quando e chi vi stia prelevando i soldi dal conto telefonico.
Come se non bastasse, le modalità di disattivazione da questi servizi sono assolutamente oscure e spesso quasi impossibili, visto che variano da servizio a servizio e spesso consistono nello spedire SMS tipo “OFF POLI OFF SOUND OFF COVER” al numero XXX oppure “TOKITOCLUB OFF” al numero YYY (qui un bell’elenco)… senza sbagliare assolutamente gli spazi o le maiuscole/minuscole!
In molti casi, gli utenti hanno dovuto addirittura cambiare SIM perchè ad ogni ricarica di 5-10 euro i soldi venivano automaticamente scalati per le suonerie/loghi arrivate giorni prima (ok, bastava chiamare il proprio operatore per risolvere la situazione, ma non tutti lo sanno)!
Per fortuna si è mossa l’antitrust:
2,2 milioni di Euro è la somma delle multe che dovranno pagare le società di telefonia mobile e alcune di quelle che forniscono loghi e suonerie per cellulari.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha infatti condannato le società Zero9, One Worldwide, Jamba, Neomobile e Club Zed per la diffusione di messaggi pubblicitari ingannevoli sulle suonerie per telefonini.
Gli operatori di telefonia mobile sono stati ritenuti corresponsabili della diffusione della pratica commerciale contestata e condannati al pagamento di sanzioni che in ammontano a:
- 485.000 euro per Telecom Italia,
- 425.000 euro per Vodafone,
- 365.000 euro per Wind
- 8.000 euro per Tre
L’ammenda riguarda la scorretta fornitura di contenuti multimediali scaricabili sul cellulare. I messaggi delle società non chiarivano adeguatamente che, richiedendo il servizio, il cliente non avrebbe scaricato una singola suoneria, bensì avrebbe sottoscritto un abbonamento, pagando così una somma settimanale detratta dalla scheda telefonica.
Sotto accusa anche altri aspetti del messaggio commerciale come il metodo di disattivazione del servizio poco chiaro e l’indicazione dei costi non evidente.
Infatti, se ora andate a vedere i siti web delle diverse società che vendono suonerie, è chiaramente specificato che si tratta di abbonamenti e quali sono i prezzi… peccato però che l’antitrust sia ancora ferma e non abbia agito contro le pubblicità in televisione, che appena possono evitano (o scrivono in piccolissimo) di specificare le modalità di pagamento e di fruizione del servizio, tacitamente accettando questo raggiro agli italiani.
Dall’immagine (presa da un articolo di Altroconsumo) potete vedere un po’ degli onestissimi prezzi a cui si va’ incontro per scaricare una stupidissima suoneria.
Io chiuderei con le parole del mitico Pino Scotto:
(grazie ad Altroconsumo.it)
ha sanzionato pesantemente non solo cinque società che offrono suonerie e servizi per cellulari (tra cui Zed, Dada e Buongiorno), ma anche Tim (485.000 euro di multa), Vodafone (425.000 euro), Wind (365.000 euro) e Tre (8.000 euro), nel mirino per avere collaborato alla definizione di questi servizi e per aver autorizzato i messaggi ritenuti ingannevoli dall’Autorità.