Superenalotto: truffa legalizzata? – B-log(0) :B-log(0)
(i dati si riferiscono all’estate 2009, ovviamente la statistica vale anche per gli anni successivi)
Prima di tutto un po’ di cifre che dovrebbero far desistere anche il più accanito giocatore:
Il montepremi del Superenalotto è costituito solamente dal 34,7 per cento dell’ammontare complessivo dell’incasso dovuto alla vendita al pubblico.
Infatti il 53,6% degli incassi va dritto dritto allo Stato, l’8% al punto vendita e il 3,7% a Sisal.
Incredibile quindi notare che l’ultimo montepremi (martedì 21 luglio 2009) era di 9.631.643 euro, da cui si calcola che gli italiani hanno giocato 27.756.896 euro all’ultima estrazione!!!! E Sisal si è quindi intascata oltre 1 milione di Euro solo stampando le schede…
Non basta a capire che è un gioco-truffa? Allora passiamo alla statistica da prima media:
Un gioco è non equo quando la vincita non è commisurata alla probabilità di vittoria, ma è inferiore a quanto ci si aspetti applicando il calcolo delle probabilità.
Esempio: se gioco un numero al lotto, la probabilità di vincita è uno su diciotto (cioè 5/90), ma la vincita è pagata solo 11 volte, non 18. Se invece gioco il rosso alla roulette, la probabilità di vincere è 18/37 (bisogna considerare lo zero), cioè ho il 48,6% di possibilità di vincere, con un guadagno del 50%, una piccola differenza che assicura la sopravvivenza del casinò. Quindi la roulette è un gioco non equo ma molto più onesto del lotto “standard”.
Il giocatore che gioca a un gioco non equo può farlo ma deve sapere che la somma è buttata via: è un regalo fatto allo Stato/al Casinò. Chi gioca costantemente nella speranza di trovare un sistema che gli consenta di arricchirsi con piccole vincite periodiche è un pollo, perchè chi si inventa i giochi a premi fa in modo che alla fine a vincere sia sempre lui.
[fbshare]Passiamo al SuperEnalotto, uno dei giochi meno equi al mondo:
La probabilità di uscita di una combinazione è di una contro 622 milioni circa, cioè lo 0,000000001607.
Il gioco quindi sarebbe equo se, una volta indovinata la sestina, si vincessero 321 milioni di euro (ogni puntata costa 50centesimi). E questo in TUTTE le estrazioni, non solo una volta ogni tanto aspettando chissà quale jackpot (questo conteggio vale non tenendo conto dei “premi di consolazione”, cioè 3, 4, 5, 5+jolly).
Dato che non ci sono numeri migliori di altri (i numeri ritardatari non hanno senso, ogni estrazione è INDIPENDENTE dalla precedente, la legge dei grandi numeri vale solo per numeri moooolto elevati, almeno alcune migliaia!!) la combinazione scelta ha la stessa probabilità di uscita della seguente:
1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6
Giochereste: 1 2 3 4 5 6?
è esattamente equiprobabile a qualsiasi altra combinazione di sei numeri!!!!!
La cosa più scandalosa è (ancora una volta!) il modo in cui i mass media diffondono le notizie di fantastiche vincite per stimolare ancor di più la gente a continuare a giocare, invece che informare (parola ormai in disuso) la popolazione dei rischi e degli inganni che stanno sotto questi giochi d’azzardo.
Una persona rovinata dal gioco non fa notizia (e ce ne sono migliaia), un vincitore ogni 3 mesi invece viene sbattuto in prima pagina e tutti sono portati a pensare a come sarebbe bello essere al suo posto…
Se poi una persona che ha la coscienza di perdere qualche euro si fa una puntatina ogni tanto per divertimento, non c’è alcun problema… ma gravissimo è vedere lo Stato che truffa i propri stessi cittadini con il supporto di TV e giornali per fare cassa, soprattutto in questo periodo di crisi.
Come al solito a perdere sono i poveri meno colti e a vincere i ricchi furbi.
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