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Napolitano culo.

Il titolo è una provocazione contro quei moralisti del  “non si può attaccare il presidente della Repubblica!”… io ritengo che oggi ci sia da essere incazzati e far sapere a Napolitano che ha fatto una sciocchezza è non solo un nostro diritto, ma anche un dovere.

vignetta de “Il Manifesto” di oggi

Riassunto: ieri il nostro Presidente (quello senza problemi sessuali, per capirci) ha firmato la legge-vergogna sulla sicurezza, approvata dal Parlamento lo scorso 2 luglio, esprimendo però “forti perplessità e preoccupazioni” sul provvedimento.

Allora. Parliamoci chiaro.

Se il documento contiene delle (parole sue) “norme oscuramente formulate, contraddittorie, di dubbia interpretazione o non rispondenti a criteri di stabilità e certezza della legislazione” a partire dalle quali “il nostro ordinamento giuridico risulta seriamente incrinato“.

E se, cito sempre dalla lettera da lui scritta, Napolitano non può restare “indifferente dinanzi a dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità“, allora perchè diavolo l’ha firmato?
Naturalmente Alfano ha subito affermato che delle indicazioni del capo dello stato “farà tesoro: le studieremo con attenzione, se dovesse essere necessario valuteremo eventuali modifiche“.
Aspettiamoci le classiche due modifiche ininfluenti che permetteranno ai TG di scrivere di come il Parlamento abbia tenuto assolutamente conto delle parole di Napolitano…

Ma quando il primo medico segnalerà un clandestino dopo averlo curato e quando il primo preside rifiuterà l’iscrizione alla scuola ai figli di immigrati irregolari, Napolitano cosa dirà?

Quando i tribunali rallenteranno ulteriormente i processi per vagliare le decine di casi di “clandestinità” (ora reato penale), quando le ronde nere-verdi gireranno per il paese fermando ed interrogando tutti gli “abbronzati”, delle 5 pagine di Napolitano al Parlamento cosa ce ne faremo?