Caso Boiron vs blog: update – B-log(0) :B-log(0)

Lo dico subito: non ci sono notizie negative (per ora).
Ho contattato via mail la Boiron per capire se la rimozione del marchio e della foto dagli articoli “diffamatori” ha soddisfatto le loro richieste o meno. Sono passati vari giorni e non ho ricevuto risposta, appena ho notizie vi farò sapere su questo blog (per veloci update: account Twitter, account Facebook, feed RSS).

Comunque il tam-tam mediatico creato dalle minacce di una multinazionale come la Boiron contro un piccolo blog come il mio è stato eccezionale: quasi 100 siti hanno rilanciato la notizia, tra cui PuntoInformatico, Mantellini, l’UAAR, Leonardo sull’Unità e Wired.it (solo per citare i più famosi, l’intero elenco è sul precedente articolo).

Devo essere sincero: speravo che il “popolo di Internet” capisse quanto sarebbe stato pericoloso lasciar passare senza reagire questo tipo di aggressione, si sarebbe creato un precedente troppo pericoloso per chi ama esprimere la propria opinione liberamente sul web… ma la reazione è stata anche superiore alle aspettative.

Pensate che il post “diffamatorio” nelle sue prime 56 ore di vita era stato letto da MENO di 150 persone (dati alla mano).
Lo stesso post, dopo la “pulizia” richiesta dalla multinazionale, sta facendo migliaia di contatti al giorno. E se il mio blog ha moltiplicato gli accessi, non si contano i commenti e le visite su tutti i siti collegati, per non parlare delle centinaia di re-post su facebook, google plus, twitter e tumblr.

Molti hanno iniziato ad informarsi sull’omeopatia per la prima volta leggendo questa notizia. E (opinione mia) quando ci informa bene sull’omeopatia è davvero difficile che si decida di usarla in futuro. O perlomeno ce la si fabbrica in casa, abbiamo dei fantastici rubinetti 🙂

Vignetta “omeopatica” altamente diluita (Luke Surl Comics)

Così, mentre Christian Boiron afferma in un libro che “Siamo tutti fatti per essere felici” (link), continuando con la sua (purtroppo vincente) strategia di manager-filosofo che lotta contro le cattive multinazionali del farmaco, i suoi avvocati girano il web mandando lettere di diffida… complimenti a chi gestisce la brand reputation!

Mi pare evidente che le grandi aziende stiano iniziando a fare pesante uso di software di monitoring del web automatici, a caccia di siti che parlano della propria compagnia, magari con un’attenzione in più verso quelli che ne parlano male… a questo link un’esempio abbastanza sconcertante di questi software. Dobbiamo iniziare a stare attenti a tutto quello che scriviamo?

Il fatto è che questi software bisogna saperli usare… questo caso invece per la Boiron si è rivelato un boomerang: un”ennesima dimostrazione dello “Streisand Effect” di Internet:  il tentativo di censurare un’informazione provoca l’effetto contrario, cioè la più ampia pubblicizzazione dell’informazione stessa (link a wikipedia).

Ovviamente un’eventuale querela avrebbe lo stesso effetto, forse ancora più esteso, la notizia potrebbe raggiungere i quotidiani nazionali e le grandi associazioni italiane/estere contro l’omeopatia e le pseudoscienze in generale (io non me ne sto con le mani in mano…).

Onestamente spero finisca tutto qui (ho 28 anni e non riesco a pagarmi un’auto nuova, figuriamoci un bravo avvocato), anche perchè in Italia la giustizia non sempre premia chi ha ragione, a volte vince semplicemente il più forte. Meglio non iniziare nemmeno un procedimento di questo tipo.

Io vi tengo informati sugli sviluppi della querelle, voi non dimenticatevi troppo in fretta di me: da solo sono una formica (e voglio tornare ad esserlo, finita questa brutta storia!), insieme possiamo rendere sconveniente l’uso della forza e della censura contro chi si limita ad esprimere la propria opinione!